Perché avere un sito web?
Ecco 4 buoni motivi

Perché avere un sito web? A cosa serve?
In questo articolo ti spiegherò l’opportunità di avere un sito web e blog aggiornato. Se sei un libero professionista, ti ritroverai in molte delle affermazioni seguenti. Quando si investe su stessi, presentarsi al grande pubblico diventa fondamentale. E prima ancora, farsi trovare.
La fortuna di avere un’attività freelance nel settore digitale, artistico o creativo è di risparmiare notevolmente sui costi di avvio impresa, costi che per altri professionisti possono comportare investimenti anche molto elevati. Pensa a quanto costa aprire un bar o un ristorante, alle implicazioni economiche che derivano dall’acquisto di un immobile da destinare a studio podologico (che per legge deve essere messo a norma) o dal rischio di impresa derivante dall’apertura di un negozio di scarpe.
Il professionista Freelance che vuole avviare la sua attività – facciamo l’esempio di un grafico, un illustratore, un fotografo etc. – può investire molto più gradualmente nella sua attività, i cui costi (che vanno dai software necessari a svolgere la propria professione alla strategia di marketing, dalla formazione ai mobili da ufficio e cancelleria) potranno essere distribuiti nel tempo, a seconda delle priorità, del mercato e dell’andamento effettivo dell’impresa.
Uno degli step fondamentali per avviare e promuovere la propria attività è presidiare il mercato online.
Il web è una vetrina straordinaria, lo strumento che ti consente di raggiungere un pubblico potenzialmente illimitato a costi relativamente contenuti. Pensate che per aprire un ristorante l’investimento minimo richiesto è di 60.000,00 €. A confronto, quale il costo in termini di tempo e/o denaro per costruire la tua vetrina online?
A meno che il tuo target non si trovi (e mai si troverà) su Internet o che la tua strategia di marketing non preveda o non posso giovare dal ricevere traffico dal web (piuttosto raro), avere un sito professionale ti sarà di aiuto fondamentale per i seguenti motivi:
1) Branding
La prima ragione per investire in un sito web è per trasmettere un’immagine professionale della propria attività, presentando in modo efficace sé stessi e la propria offerta di prodotti o servizi.
La prima cosa che tutti noi facciamo quando vogliamo acquisire maggiori informazioni su qualcosa o qualcuno è cercarla online e se non c’è ci chiediamo: perché? Mentre se il sito web c’è, ma è vecchio, confuso o malfatto, tendiamo a proiettare le stesse caratteristiche sull’azienda, chiedendoci: se l’azienda non ha investito nella sua comunicazione, perché dovrei credere nella qualità dei suoi prodotti o servizi?
La percezione del Brand è importante. Saper comunicare il proprio valore, altrettanto.
2) Vetrina per i propri prodotti o servizi (vendita)
Essere presenti online significa raggiungere un pubblico potenzialmente illimitato: possibili clienti a cui possiamo far sapere che esistiamo, cosa facciamo e perché dovrebbero scegliere noi, al posto dei nostri competitor.
Eh sì, esistono i competitor, ovvero professionisti che svolgono un lavoro uguale, o simile, al nostro, in grado di “rubarci” il mercato, perché più bravi di noi a presentarsi, a promuovere i propri servizi o semplicemente a posizionarsi più alto nella SERP (Search Engine Result Page), la pagina dei risultati del motore di ricerca Google.
Le persone vivono connesse. Quasi 9 persone su 10 accedono a internet almeno una volta al giorno. La media del tempo speso online, da qualsiasi dispositivo, è di 6 ore al giorno, tutti i giorni (fonte: We are social). Non solo per informarsi o soddisfare curiosità, ma anche per valutare ed effettuare acquisti. Le persone cercano sul web prodotti e servizi in grado di soddisfare desideri o bisogni, comparando i prezzi e cercando testimonianze in grado di confermare (o meno) l’affidabilità del venditore. Il processo di acquisto è cambiato, è necessario adeguarsi a tale evoluzione e farsi trovare online, quando ti cercano, per non perdere opportunità.
Avere un sito web consente di aprire una vetrina sul mondo, l’opportunità di raggiungere, comunicare e interagire con il proprio target, raccontando se stessi e il proprio lavoro (storytelling), presentando prodotti o servizi, costruendo relazioni. Un sito ben ottimizzato e posizionato a livello SEO aumenta esponenzialmente le possibilità di ricevere richieste di contatto e preventivo, moltiplicando le vendite.
3) Promozione e marketing strategico
Un sito può diventare uno strumento potente di marketing, ponendosi al centro di una serie di strategie di comunicazione online finalizzate ad aumentare la visibilità di un brand, le richieste di contatto e gli acquisti. Basti pensare alla pubblicità su AdWords (la quale richieste una Landing Page, cioè una pagina di atterraggio per far spingere l’utente verso il tipo di conversione desiderato), al social media marketing e ai programmi di affiliazione.
Grazie a un semplice banner, è inoltre possibile raccogliere contatti di valore (lead) – email di persone interessate ai prodotti o servizi offerti – che andranno poi nutriti e trasformati in clienti tramite l’invio periodico di una newsletter o direct marketing. Il sito è infatti uno degli strumenti chiave di lead generation.
4) Portfolio online (o e-portfolio)
Qualora si presentasse la remota ipotesi che il sito non ti servisse per nessuna delle sopra indicate ipotesi, essere presente online ti sarebbe d’aiuto per presentare i tuoi lavori, mostrare tutta la tue esperienza e sottolineare i clienti più importanti per cui hai lavorato. Un’illustratrice potrebbe ad es. creare un portfolio online per raccogliere le sue commissioni, raccontare i progetti che ha avuto l’opportunità di seguire ed evidenziare i Brand per cui ha lavorato.
Pensa inoltre alla professionalità di avere una vetrina online, aggiornabile in modo semplice e veloce, da inviare con un semplice link ai clienti, alle agenzie o potenziali partner. Una volta, ero alla ricerca di un/a fotografo/a per un servizio fotografo di prodotto richiesto da un cliente: una delle candidate mi ha inviato le foto (in alta risoluzione) via email, senza rinominarle, indicarmi il cliente o in quale occasione erano state scattate. Un altro candidato invece mi ha inviato il link al suo sito web, completo di portfolio, allegando una presentazione coordinata della sua attività. Secondo voi, chi ho scelto?

Perché aprire un blog e pubblicare articoli
Una volta completato il sito web, ti consiglio di aprire e aggiornare periodicamente un blog (sì, perché gestire un blog professionale significa ritagliarsi del tempo per seguirlo, almeno 2 volte al mese).
Vediamo insieme come un blog potrebbe esserti utile nella tua attività di libero professionista:
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Rafforza il tuo personal branding
Gestire un blog, pubblicando periodicamente informazioni utili e di valore per i tuoi utenti aiuta, nel tempo, ad aumentare la tua notorietà e autorevolezza nel settore, costruendo un’aura di competenza, serietà e affidabilità intorno al tuo nome. Non sai cosa scrivere? Rispondi a queste semplici domande: se avessi un pubblico fedele di lettori, cosa vorrebbe ascoltare? Quali conoscenze o competenze potresti mettere al loro servizio, aiutandoli a risparmiare fatica, tempo o denaro? Quali problemi potresti aiutare a risolvere? Trova la tua nicchia, il tuo pubblico e condividi costantemente contenuti di qualità. A lungo andare, la generosità ripaga.
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Migliora il posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca:
Google ama contenuti freschi e aggiornati. Gestire un blog significa pubblicare periodicamente contenuti attuali che il motore di ricerca utilizzerà per indicizzare il tuo sito. Sarei sorpreso di scoprire che i siti web che hanno un blog hanno + 434% di pagine indicizzate rispetto ai siti tradizionali (Fonte: Techclient). I contenuti, che andranno ottimizzati in ottica SEO, forniranno a Google keywords strategiche per aumentare le chance di posizionamento del tuo sito, soprattutto nel caso di utilizzo di parole chiave specifiche (a coda lunga). A tal fine, puoi utilizzare strumenti come il Google Keywords Planner – che si trova all’interno di Google AdWords – per scoprire quali sono le parole chiave più ricercate e il loro livello di competitività sul mercato.
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Aumenta il traffico al sito (e, più in generale, la tua visibilità sul web):
Un blog, aggiornamento periodicamente con contenuti di valore, può giocare un ruolo chiave nella tua strategia di Inbound Marketing, aumentando il traffico qualificato (lead) verso il tuo sito web. In che modo? Beh, pubblicando contenuti utili e di valore le persone incominceranno a seguirti e a conoscerti meglio, facendo network. Non solo. Avere un blog significa aumentare i link in entrata (siti web, forum o profili social che linkano al tuo sito web per l’approfondimento di un argomento che reputano di valore). Per non parlare delle condivisioni sui social network! Le statistiche lo confermano: le aziende che ospitano un blog nel loro sito web ricevono il 97% in più di link in entrata al loro sito web (fonte: Hubspot) e più seguito sui social network in generale.
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Aumenta i tuoi clienti e le conversioni
Quale diretta conseguenza del punto 3, se più persone ti trovano online e visitano il tuo blog perché attirate da contenuti utili, proporzionalmente più persone scopriranno i tuoi prodotti o servizi e, una volta conquistata la loro fiducia tramite il blog, acquisteranno. Per questo motivo, è importante non pubblicare post eccessivamente (o peggio ancora, esclusivamente) promozionali, ma è bene alternare articoli aventi ad oggetto offerte o nuovi servizi con articoli puramente informativi. Le persone sono più portare a sviluppare empatia e fiducia nei confronti di qualcuno disposto a condividere con loro informazioni di valore, anziché focalizzato sul vendergli per forza qualcosa.
Ogni quanto scrivere? Ogni volta che avete da dire qualcosa. Almeno una volta al mese. L’importante è che riuscite a mantenere una certa costanza. Non arrendetevi se all’inizio i risultati tarderanno ad arrivare: è normale. E non importa se esistono già un sacco di blog: questo non significa che abbiano successo, che ricevano effettivamente traffico o che non vi sia spazio per quello che tu hai da dire. L’importante è analizzare i risultati e migliorarsi: qui sotto troverete alcune risorse utili per approfondire l’argomento, tra cui tool online per monitorare il traffico al sito e il rendimento dei vostri blog post.

A cosa serve un sito web? A lavorare come freelance
Ti sembrerò fredda e brutale…ma è così.
Se volessimo riassumere quanto detto finora, in parole molto molto semplici, la sintesi sarebbe: un sito web serve a trasmettere professionalità e a creare un Brand, aumentando le chance di venire trovata su Google quando ti cercano (o quando cercano i prodotti/servizi che offri). Sbaragliando la concorrenza.
Basta poco per fare la differenza. In un mondo in cui c’è “tanto di tutto” e i processi decisionali avvengono in pochi secondi, bastano dettagli per scegliere un professionista piuttosto che un altro. Quando si tratta di selezionare un fornitore (o un partner, nel mio caso), la capacità di presentazione è fondamentale: non solo aiuta a percepire il suo talento, ma anche a trasmettere elementi della sua personalità, come organizzazione, attenzione alla grafica, disponibilità ad investire tempo e/o denaro nella presentazione della propria attività.
Ok, vi ho convinto circa l’opportunità di un sito web. Ma come si fa?
Le possibilità sono due: o fate un corso e imparare a realizzarne uno in autonomia (ad es., con WordPress, il CMS più usato al mondo, che io consiglio) oppure contattate un professionista perché lo realizzi al posto suo.
Qualunque scelta facciate, il sito non deve essere fatto a caso, ma tenendo conto della natura del vostro lavoro, delle vostre esigenze e obiettivi di marketing (es. Branding, lead generation, vendita di prodotti online etc.). Il sito web, infatti, deve rispecchiare e parlare di voi. Mettendo subito in evidenza, d’impatto, i vostri punti di forza ed elementi distintivi. E soprattutto, oltre ad essere graficamente armonioso, deve essere efficace: cioè tale da servire effettivamente allo scopo per il quale lo avete realizzato.
Spero di esservi stata d’aiuto! Voi cosa ne pensate?
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