6 piattaforme per vendere prodotti digitali online
Piattaforme per vendere online prodotti digitali, tra cui template, partecipazioni, illustrazioni ed ebook. Proposte sia free che a pagamento, da selezionare a seconda del proprio target, disponibilità di tempo e tipologia di prodotto.
6 piattaforme per vendere prodotti digitali online
In questo articolo ti offro una serie di piattaforme altamente selezionate dove vendere prodotti digitali online.
Mi sono concentrata su grandi marketplace esterni a un proprio shop sul sito per avere una panoramica completa delle opzioni. Naturalmente, scegliere di creare uno shop sul proprio sito non esclude la vendita degli stessi beni altrove. Dipende da una serie di fattori, in particolare dal tipo di prodotto e dal target. E dal tempo e risorse economiche di cui si dispone.
Si tratta di piattaforme che uso quotidianamente per lavoro o che ho testato personalmente per la vendita dei miei prodotti o di quelli dei miei clienti tramite ecommerce.
L’articolo si rivolge ad artisti, grafici e illustratori che vogliono iniziare a vendere prodotti digitali creativi come:
- Printables
- Template
- Pdf modificabili
- eBook
- Illustrazioni
- Vettoriali
- Mockup
- Font
- Brush set
Non mi rivolgo a chi desidera mettere in vendita le proprie fotografie, video, temi e plugin, corsi online, libri o prodotti artigianali fisici (anche se alcune piattaforme ovviamente li prevedono, come Etsy).
1. Creative Market
Probabilmente la conosci già. Creative market è un piattaforma internazionale per la vendita di prodotti digitali creativi, come template, font, grafiche, illustrazioni etc.
Si rivolge a un target vario (principalmente) di privati non addetti ai lavori: i file vengono forniti in formato pdf editabile, link all’editor Canva, Word e talvolta .psd (Photoshop).
In questo caso, ricorda bene, i prodotti non li venderesti direttamente sul tuo sito, ma su una piattaforma di terze parti, che tratterrà una commissione sul venduto.
Naturalmente, nulla vieta di fare entrambe le cose. Le stesse creazioni possono essere vendute sia sul tuo sito web che su Creative Market, come faccio io.
Vantaggi: semplicità di utilizzo, possibilità di ricevere maggiore visibilità, risparmio di tempo e denaro nella creazione di uno shop sul tuo sito.
Svantaggi: ecommerce in lingua inglese, concorrenza degli altri designers, commissioni sul venduto (più o meno il 30%).
2. Envato Elements
Discorso molto simile a Creative Market. La differenza è che qui vengono venduti prodotti dal taglio più tecnico e professionale, di qualità graficamente maggiore.
Si tratta di un marketplace di Envato, l’azienda che gestisce CodeCanyon e altri famosi marketplace, come ThemeForest.
Chi compra da Envato lo fa tramite sottoscrizione mensile o annuale e cerca prodotti digitali più realizzati da grafici o sviluppatori, come template, font, grafiche, vettori, temi, plugin, fotografie e video.
Chi acquista è a sua volta grafico o lavora nel settore, perché presuppone sappia utilizzare la suite Adobe o WordPress per utilizzare i prodotti acquistati.
Vantaggi: target elevato (soddisfazione di vendere template realizzati con Adobe) e tecnico, notorietà dell’azienda, alto standard qualitativo.
Svantaggi: lingua inglese, concorrenza degli altri designers, commissioni sul venduto, standard grafici più elevati.
3. Canva
Canva è una famosa piattaforma australiana amata da tutti perché consente di realizzare splendide grafiche anche a chi…non fa il grafico di lavoro.
Tramite il pratico sistema drag e drop, in poco tempo è possibile realizzare design accattivanti per promuoversi online e offline. Si tratta di uno strumento di progettazione grafica alternativo a Photoshop per un target di non addetti ai lavori. Freelance e dipendenti di aziende che vogliono risparmiare su uno studio grafico.
L’editor è semplice da utilizzare e, anche nella versione free, consente di attingere ad una polposa biblioteca di foto, template, illustrazioni, loghi e font.
Da quest’anno è possibile iscriversi al programma Canva Creators 2022 e diventare, appunto, Creators.
I Creators possiedono un proprio profilo personale e hanno il compito di disegnare i template e/o gli elementi grafici che vanno a rimpolpare la libreria Canva. Come gudagnano? Sui diritti d’autore.
A differenza di altri marketplace, l’utente non acquista il tuo template direttamente. I Creator vengono pagati a mezzo royalty. Ogni mese, una percentuale dei ricavi totali di Canva Pro viene assegnata al pool di royalty. Quanto un Creator riceve da questo pool di royalty dipenderà dal numero di esportazioni di modelli Pro che ha totalizzato. Eccezionalmente, i Creator possono anche essere pagati per l’utilizzo di modelli gratuiti selezionati.
Vantaggi: sicuramente possibilità di utilizzare la vetrina di Canva per farsi conoscere come designer, semplicità di utilizzo, royalties.
Svantaggi: tanta competizione, impossibilità di stabilire un proprio prezzo e di vendere direttamente il singolo template.
4. Etsy
Naturalmente Etsy.
Se non lo conosci, è una piattaforma che mette in contatto “creatori” con acquirenti. I creatori hanno in comune…la creatività. Vendono di tutto, anche prodotti fisici. Tuttavia, il marketplace si presta benissimo alla vendita di prodotti digitali, come printables, templates, illustrazioni su commissione, adesivi, segnalibri, calamite etc. Tutto rigorosamente hand made.
E’ una piattaforma famosissima, quindi senza dubbio un’occasione per emergere. Nella consapevolezza che, come sempre agli inizi, servirà tempo per caricare i prodotti, promuovere le vendite e crearsi un pubblico.
Vantaggi: veloce set up, semplicità di utilizzo, straordinaria visibilità, successo prodotti di nicchia, target molto vario, riduzione costi sviluppo ecommerce.
Svantaggi: concorrenza, difficoltà nell’ottimizzazione seo, limitate possibilità di branding, commissioni sul venduto (0,20 a prodotto ogni 4 mesi + 6.5%% sul venduto).
5. GumRoad
Si tratta di una piattaforma americana, una start up che si rivolge principalmente a musicisti, artisti, scrittori, registi e designer affinché possano vendere ebook, fumetti, illustrazioni, texture e brush.
Anche qui puoi creare un profilo personale, caricando i tuoi prodotti. Il target è a sua volta di artisti e creativi, o aspiranti tali.
L’aspetto che più mi piace è che puoi integrare una parte dello shop sul tuo sito, incorporando con il codice html i singoli prodotti in qualsiasi punto tu voglia di una pagina del tuo sito web. Puoi inserire un semplice link, un pulsante acquista su GumRoad o l’anteprima vera e propria del prodotto.
In questo modo eviti di dover installare un plugin ad hoc e sfrutti le bellissima grafica messa a disposizione da GumRoad.
Ecco l’esempio di un pulsante:
E’ possibile vendere prodotti singoli, abbonamenti o prodotti in pre-ordine.
Puoi inoltre scegliere di aderire al programma di affiliazione e guadagnare anche in questo modo.
Vantaggi: velocità e semplicità di utilizzo, visibilità, possibilità di inserire nel proprio sito singoli prodotti pronti per il checkout.
Svantaggi: piattaforma in lingua inglese, concorrenza con altri designers, commissioni (variano a seconda dei guadagni + un fisso di 0,30%).
6. Patreon
Last but not least: Patreon.
Fondata nel 2013, Patreon cambia un pò il modo in cui musicisti, artisti e altri creativi vengono pagati.
Come dice l’azienda, nella sua Home page…mentre il fondo funziona sulla base di algoritmi, e non di idee e persone. Sulla base della quantità, e non della qualità. Su cosa vende, e non su cosa effettivamente fornisce valore…Patreon mette al centro l’artista. E la sua creatività.
Patreon aiuta a connetterti direttamente con i tuoi fan più affezionati e a crearti un seguito. I fan hanno accesso a contenuti esclusivi o la possibilità di vedere da vicino il tuo processo creativo in cambio di un abbonamento mensile.
Si possono creare abbonamenti diversi a seconda del valore della quantità e valore di quello che si offre. Rivoluzionario!
Vantaggi: consente agli artisti di ricevere un supporto mensile e creare un legame profondo, diretto con i fan.
Svantaggi: richiede molto tempo per crearsi un seguito e va chiaramente agganciato ad altre piattaforme da utilizzare come trampolino per proporre i propri pacchetti mensili.
Conclusioni
Queste le piattaforme che in un modo o nell’altro ho testato. Ce ne sono tante altre, più o meno specifiche per gli artisti e creativi.
Quale fa guadagnare di più? Dipende da cosa vendi, dalla qualità di quello che vendi e dal tempo che dedichi alla tua promozione. E’ molto soggettivo.
Spero di esserti stata utile.
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